Il salice, un albero esteticamente molto bello, con la sua chioma verde argento, cantato dai poeti, è una pianta ricca di proprietà benefiche perchè contiene precursori dell’acido salicilico, efficaci contro i reumatismi ed i sintomi delle malattie da raffreddamento.
Si dice che dal salice (Salix alba), originario dell’Estremo Oriente, ora presente dovunque in Europa e nell’Africa del Nord, lungo i corsi d’acqua, prenda il via la terapia con sostanze chimiche di sintesi, che ha tratto insegnamento proprio dallo studio e dalle modificazioni per via chimica dei principi contenuti nel salice.
La corteccia di quest’albero, che si strappa dopo un’incisione sul tronco in ottobre e novembre, dopo che le foglie sono cadute, contiene quindi sostanze utili contro i dolori reumatici e la febbre, ma può essere anche un buon rimedio contro l’insonnia, il mal di testa, l’agitazione emotiva di natura isterica.
Forse proprio per questo, nel 1700, c’era in uso un “vino” di corteccia di salice che veniva somministrato alle fanciulle che soffrivano di “mal d’amore”.
In passato era inoltre usato come antiemorragico per la presenza di tannino nella corteccia.