Bioparco: si chiamera’ Sic il baby leopardo

E’ stato battezzato Sic, in onore del campione Marco Simoncelli, il cucciolo di leopardo iraniano (Panthera pardus saxicolor) nato nei giorni scorsi al Bioparco. Lo hanno deciso le migliaia di persone, grandi e piccini, che hanno risposto all’appello lanciato dal Bioparco in collaborazione con il Tg1online.

‘Siamo lieti che la scelta della community web sia caduta sul campione – dice il presidente della Fondazione Bioparco di Roma, Paolo Giuntarelli – i commenti che hanno accompagnato il suggerimento del nome sono stati tutti all’insegna della gioia e dell’allegria che caratterizzavano Simoncelli’.

Come da indicazioni dello staff zoologico del Bioparco, il nome del cucciolo doveva iniziare con la lettera ‘S’ perche’ la mamma si chiama Silki ed e’ consuetudine nei giardini zoologici chiamare la prole con un nome che inizia con la stessa lettera del nome della mamma. Oltre a Sic, altri nomi molto gettonati sono stati Sky, Sugar e Stain.

L’ultima nascita di leopardo al Giardino Zoologico della Capitale risale al lontano 1991. L’evento e’ avvenuto il 1 settembre ma solo pochi giorni fa la mamma ha iniziato a portarlo fuori dal ricovero interno, trasportandolo per la collottola. Non lo perde mai d’occhio ed e’ molto protettiva.

I genitori sono Bahar e Silki e hanno entrambi 4 anni. Bahar proviene dal Giardino zoologico di Budapest, mentre la femmina Silki dallo Zoo Parc di Beauval (Francia). Sono al Bioparco entrambi dal 2008. La coppia e il piccolo fanno parte di una sottospecie di leopardo classificata dall’IUCN (l’Unione Mondiale per la Conservazione della Natura) come endangered (ovvero ad alto rischio di estinzione in natura), rientra infatti in un progetto gestito dall’EAZA, l’Associazione Europea di Zoo e Acquari, che promuove la cooperazione finalizzata alla conservazione della Natura, in particolare attraverso il coordinamento internazionale dei programmi di riproduzione in cattività di specie selvatiche (EEP). In natura i principali pericoli per questi animali sono costituiti dalla frammentazione dell’habitat e dal bracconaggio per il commercio illegale della pelliccia e per la predazione esercitata sul bestiame domestico.

Fonte: Ansa

Redazione

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