Terremoto in Emilia: notevoli danni al patrimonio culturale

I danni al patrimonio culturale delle zone dell’Emilia colpite dal sisma del 20 Maggio 2012 sono “notevoli”. A dirlo è lo stesso Ministero dei beni culturali che ha subito attivato le squadre per verificare le singole situazioni. Al lavoro con vigili del fuoco e protezione civile anche i carabinieri del nucleo di tutela del patrimonio artistico. La direttrice regionale per i Beni Architettonici, arch. Carla Di Francesco, parla senza timore di “brutta situazione”.

Chiese (dove sono state sospese molte funzioni), castelli e rocche sono stati colpiti da crolli e lesioni profonde. In via cautelativa è stata disposta la chiusura delle strutture, in attesa delle verifiche. Tutte procedure previste dal protocollo dell’unità di crisi voluta dal Ministro Ornaghi.

Ferrarese. Sono crollati i cornicioni della facciata del Castello Estense, simbolo della città. Disposta la chiusura dei tre musei statali: la Pinacoteca, il Museo Archeologico e la Casa Romei. In corso Ercole I d’Este è crollato uno degli elementi del tetto del palazzo dell’ex Borsa di Commercio. Danni anche alla chiesa di S. Carlo, mentre dalla chiesa di S. Maria in Vado è caduta la statua della Madonna. Crollata anche una delle guglie del portone del Parco Pareschi. In provincia la situazione non é migliore. A Poggio Renatico è crollata la torre dell’orologio di Castello Lambertini, sede del Comune. Semicrollato l’oratorio di San Luca a Mirabello. Sempre a Mirabello è crollata la chiesa di San Paolo: non ha più l’abside e buona parte della facciata. Lesioni gravi al campanile della chiesa di S. Lorenzo a Casumaro di Cento. A Sant’Agostino colpiti gravemente il municipio e un oratorio.

Modenese. A Modena il Tempio monumentale è stato chiuso e le funzioni religiose trasferite nel Teatro Tempio; disposta la chiusura della chiesa di Sant’Agostino per caduta di calcinacci e quella di via S. Carlo perché alcuni fregi dell’ex chiesa e la croce sul tetto richiedono verifiche. Ma è la provincia a soffrire. A S. Felice sul Panaro forte compromissione dei palazzi storici, della chiesa, della Rocca. Crollata la torre dell’Orologio. “In pratica abbiamo perso tutto il patrimonio artistico. Sono venute giù le chiese, le torri. Il teatro è crepato, ma per ora ha retto” ha detto il sindaco Alberto Silvestri. Ma anche i beni architettonici di Finale Emilia hanno pagato un prezzo alto. E’ venuta giù la Torre dei Modenesi, il mastio della Rocca cittadina, il campanile del cimitero monumentale, praticamente raso al suolo. Parzialmente crollato anche lo storico Palazzo dei Veneziani. Nella chiesa di Buoncompra, frazione di Finale, manca più di metà della facciata, si è ribaltata sulla piazza. A Sassuolo chiuso, per verifiche, il palazzo comunale.

Reggiano. A Brugneto e Luzzara risultano danneggiate delle chiese, ma il comune maggiormente colpito è quello di Reggiolo, con tre chiese chiuse e Palazzo Sartoretti lesionato. A Guastalla calcinacci caduti in una chiesa e lesioni evidenti nel Palazzo comunale. Chiuse anche le chiese principali di Gualtieri e di San Martino in Rio. Aggravamento delle crepe già esistenti nella chiese di Santa Maria a Correggio e in quella di San Giorgio a Luzzara.

Fonte: Ansa

Redazione

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