La sequenza sismica in Emilia e Abruzzo si può rivedere attraverso una simulazione grafica dinamica, non uno strumento scientifico ma un mezzo utile e immediato per capire come i due terremoti si siano ‘mossi’ nel tempo. Il sistema si chiama QuakeBack, creato su OpenStreetMap, ed e’ stato messo a punto da Sergio Livi, un laureando in ingegneria dell’Universita’ di Bologna.
I dati sono quelli di ISIDe, dei sismografi italiani, e vengono copiati nel server di QuakeBack ogni notte a mezzanotte, limitatamente alle scosse con magnitudo maggiore di 2.
Il servizio e’ gratuito, chiunque puo’ visualizzarlo all’indirizzo quakeback.delegno.it. Per azionare la sequenza basta avviare il timer con la freccetta presente nella mascherina del grafico: a quel punto il contatore si avvia, le scosse si susseguono e il grafico mostra i movimenti dell’area.
La magnitudo delle scosse e’ distinta attraverso colori diversi: un pallino colorato giallo per una magnitudo superiore a 2 e via via con tonalita’ di arancione per scosse piu’ intense sopra 3 e 4 e in rosso per gli eventi sopra a 5.
‘’Ci sono vari servizi in internet per seguire l’andamento dei terremoti – racconta Livi -. Dove c’è una lista, dove c’è una mappa con i segnalini. Non ho trovato però nulla che offrisse questi dati in una simulazione, per capire come lo sciame sismico si sia mosso nel tempo. Così è nata ed è stata realizzata l’idea, nel giro di una settimana, tra birre e trasformate di Fourier (ogni tanto capita anche di preparare esami universitari)’’.