Catania. Mobilitazione unitaria degli agricoltori, indetta da Agrinsieme, davanti alla Prefettura di Catania Lunedi 23 febbraio alle ore 10.00. Obiettivo dell’iniziativa è quello di sensibilizzare, il mondo politico ed Istituzionale affinché si proceda ognuno con il proprio ruolo, a sollecitare il Governo Nazionale ad abolire e a rivedere i criteri di definizione dell’odiosa tassazione sui terreni agricoli introdotta in ultimo con il D.L. 4/2015 E’ diffusa in tutte le piazze del Paese una mobilitazione degli agricoltori e delle Organizzazioni Professionali di Agrinsieme, cosi come sono numerose le prese di posizione dei Consigli Comunali, puntualmente convocati per rappresentare la difficile situazione che vive il territorio e le comunità.
“Riteniamo necessario”, scrive Agrinsieme in una nota a firma dei presidenti provinciali di CIA, Giuseppe Di Silvestro; Confagricoltura, Giovanni Selvaggi; Lega della Cooperative, Giuseppe Giansiracusa; Confcooperative, Gaetano Mancini; AGCI, Silvana Strano;, “mantenere un forte e condiviso processo unitario, sulle iniziative e sulle proposte, per segnalare che l’inasprimento fiscale deciso dal Governo per il comparto agricolo già provato dalla dura crisi è assurdo, ingiusto ed improponibile.
Una stangata senza precedenti per l’agricoltura già penalizzata dai costi crescenti, dalla burocrazia, dall’aggravio dei trasporti, dall’importazione sleale dei prodotti dall’estero, dalle accise sul carburante agricolo e dalla riduzione delle assegnazioni, dalla minore produzione nel settore Agrumicolo, Olivicolo e Vitivinicolo, dalle continue avversità atmosferiche dalla situazione pesante che vivono le aziende zootecniche.
Inaudito il calcolo effettuato su rendite catastali aumentate a dismisura rispetto al valore reale delle proprietà. Bisogna salvare le aziende agricole dalla chiusura ed evitare l’impoverimento del territori difendendo gli Enti Locali dal collasso economico.”