Depurazione attraverso le piante, succede sul Lago di Massaciuccoli, dove il Consorzio di bonifica della Versilia Massaciuccoli ha avviato la pulizia dello specchio d’acqua attraverso la fitodepurazione.
L’impianto per la depurazione ‘naturale’ dall’inquinamento – realizzato dal Consorzio con la collaborazione scientifica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa – è stato inaugurato oggi dal sindaco di Vecchiano, Giancarlo Lunardi, che ha parlato di ”lavoro concreto per il risanamento del lago”.
In base a studi e ricerche, spiegano dal Consorzio, il lago è ”in condizioni critiche, con gravi conseguenze sulla biodiversità”. In particolare, tra le cause, c’è l’eccessivo apporto di sostanze nutrienti, come fosforo e azoto, che provengono da scarichi civili e industriali e dalle acque reflue delle aree agricole. La fitodepurazione funziona come un grande filtro che trattiene le sostanze dannose: l’acqua viene immessa nelle vasche; rimane nel circuito a contatto con le piante per cinque giorni ed esce fitodepurata; fosforo e azoto vengono infatti assorbiti dalle piante e l’acqua pulita finisce nel lago. L’area per la depurazione è di 17 ettari e si trova all’interno della bonifica di Vecchiano. Inoltre, questo impianto, oltre al taglio periodico delle piante, riesce a trasmettere fosforo e azoto agli impianti per produrre energia da biomasse.
”Un progetto innovativo – ha affermato Massimo Gargano, presidente dell’Associazione dei Consorzi di bonifica italiani (Anbi) – che riguarda l’acqua e l’agricoltura e coinvolge direttamente i soggetti più vicini a questi elementi”.
”Abbiamo fatto una scelta naturale, per aiutare il lago”, ha detto il commissario straordinario del Consorzio di bonifica, Fortunato Angelini; per il presidente del parco regionale San Rossore Massaciuccoli, Fabrizio Manfredi, si tratta di un ”intervento strategico”. La fitodepurazione, ha detto l’assessore regionale all’Ambiente, Anna Rita Bramerini, ”produrrà risultati concreti e la Regione ha già finanziato un ulteriore lotto per 2,5 milioni di euro che porterà a triplicarne le dimensioni”.