L’agriturismo conferma di soffrire meno degli altri settori del turismo: la flessione, per questa estate 2013, è nettamente inferiore alle altre attività.
Lo afferma Agriturist, secondo il quale chi sceglierà la vacanza “in fattoria” – l’elaborazione è su dati dell’ Osservatorio Nazionale per il Turismo – è poco più di un milione di persone (-3% rispetto al 2012) e la durata media dei soggiorni sarà di 4 giorni, in leggera flessione a confronto dello scorso anno.
Andrà invece peggio – rileva Agriturist – per il complesso del turismo. Diversi sondaggi prevedono che questa estate andranno in vacanza solo 26-28 milioni di italiani, 5-6 milioni meno dello scorso anno (-18%); potrebbero, in parte, salvare il settore gli stranieri, che l’estate scorsa sono cresciuti del 4%.
“Le aziende agrituristiche – sottolinea il presidente di Agriturist Cosimo Melacca – sono tartassate da controlli, obblighi e limitazioni che garantiscono la connessione dell’accoglienza con l’attività agricola. Occorre che a questi handicap corrisponda un sistema di agevolazioni e semplificazioni che permetta loro di essere competitive, tenendo anche conto del prezioso contributo che danno al presidio e alla tutela del territorio.
Così come è necessario che non ci siano strutture extralberghiere che operano senza regole e controlli”.