Secondo il vulcanologo Marco Neri, dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Catania, i fenomeni che hanno interessato il vulcano per il loro intensificarsi in frequenza e magnitudo, non fanno che prevedere un’eruzione più imponente. Questa è infatti la caratteristica dell’Etna che alterna fasi eruttive solo sommitali a fasi eruttive in cui invece si aprono bocche sul fianco del vulcano.
Negli ultimi mesi ha poi spiegato Neri il vulcano tende sul versante occidentale a rigonfiare per la pressione di gas e magmi che risalgono verso il mantello.
Nella storia recente dell’Etna, tra il gennaio e l’agosto del 2000, di eventi eruttivi simili a quelli di questo periodo se ne registrarono sessantaquattro, e all’inizio del 2001 dopo una diecina di questi fenomeni, nel luglio di quell’anno, ad un anno e mezzo di distanza, si ebbe un’eruzione forte. Non possiamo dire quando se non poche decine di giorni prima, forse addirittura pochi giorni prima, ma sicuramente succederà.