Completata la mappa del dna della banana, alimento base per molte popolazioni di Paesi tropicali e subtropicali, frutto più popolare nei Paesi industrializzati.
Il lavoro, pubblicato su Nature, si deve a un gruppo di ricerca coordinato dalla francese Angelique D’Hont del Centro per le ricerche agronomiche Cirad a Montpellier.
Il lavoro, sottolineano gli esperti, apre la strada allo studio dell’evoluzione genetica della pianta e fornisce una risorsa per il futuro miglioramento genetico di questa specie vegetale per proteggerla dai parassiti e dalle malattie che minacciano la produzione mondiale delle banane. Avere accesso alle informazioni genetiche della pianta, sottolineano gli autori, puo’ infatti aiutare a identificare i geni responsabili delle caratteristiche importanti, come la qualità della frutta e la resistenza ai parassiti.
Il processo di domesticazione di questa specie e’ iniziato circa 7.000 anni fa nel Sud-Est asiatico con l’ibridazione di specie diverse. E oggi le banane che arrivano sulle nostre tavole appartengono a due specie, la Musa acuminata e la musa balbisiana.
I ricercatori hanno analizzato il dna della specie Musa acuminata e hanno scoperto, a esempio, che questa specie di banana ha subito per tre volte la duplicazione del genoma e il fenomeno ha svolto un ruolo importante nell’evoluzione del dna di questa pianta.