La commissione Politiche Ue della Camera ha bocciato l’emendamento del Pd alla legge comunitaria che porta al 20% il minimo di frutta (attualmente il 12%) nelle bevande analcoliche a base di frutta prodotte e commercializzate in Italia. Viene così eliminato l’effetto dell’emendamento Pd che innalzava la quantità minima già approvato a gennaio, contro il parere del governo Letta che venne battuto, in commissione Agricoltura.
Dure le proteste dei deputati Pd nei confronti del ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina.
Ieri il sottosegretario Sandro Gozi aveva reso a sorpresa parere contrario sull’emendamento del Pd che innalzava la quantità minima di frutta che deve essere contenuta nei succhi prodotti in Italia. Un no che aveva mandato su tutte le furie i deputati del Pd. L’emendamento oggi è stato bocciato, scatenando le protese dei democratici.
“Martina è il ministro delle Politiche agricole o delle multinazionali? E’ singolare che invece di difendere gli interessi dei nostri agricoltori e consumatori, il ministro sulla quota di frutta nei succhi preferisca tutelare le grandi aziende e vada contro il voto espresso dalla commissione Agricoltura su impulso proprio del Pd”, sostiene Michele Anzaldi.