Auto elettriche, l’Italia è pronta ma… manca la ‘scintilla’

Agli italiani l’auto elettrica piacerebbe. Il condizionale è d’obbligo in mancanza di quegli incentivi economici, nel nostro Paese, che permetterebbero l’acquistoalmeno a quel 10% dichiaratosi pronto a tale spesa, come risulta dalla ricerca Espansione-Interactive Market Research su “Gli italiani e l’auto elettrica”. Si prevedono, insomma, tempi ancora lunghi prima che le pubblicità di auto ci invadano con ogni tipo di proposta e che giornali, riviste e siti dedichino – anche per le auto elettriche – ampi spazi agli annunci di auto usate. Il mercato, insomma, è lontano. Eppure, da molti segnali che si possono cogliere nel settore automobilistico, sia i consumatori sia i costruttori sembrano pronti a passare ad una mobilità a emissioni zero. Ma a zero, per adesso, sono gli incentivi economici indispensabili per mettere in moto un grande cambiamento di mentalità e di comportamento richiesto dal mercato.

Approfondendo i risultati della ricerca si osserva che il 51,7% degli intervistati (l’anno scorso era il 45,3%) è estremamente convinto che le tecnologie migliori per le auto di domani siano l’auto elettrica (lo pensa il 19,3%) e ancor più quella ibrida (è il parere del 32,4%). Si fa strada con chiarezza nell’opinione pubblica come, a fronte di un rinnovato parco auto con sistemi di alimentazione sempre più ecologici, i benefici ambientali siano la riduzione delle emissioni di anidride carbonica, di ossido di carbonio e di ossidi di azoto. E ciò va visto alla luce di un dato pubblicato recentemente che vede ben ventidue città italiane, tra
medie e grandi, arrivare oltre i limiti di legge previsti per l’inquinamento dell’aria. Senza contare poi un altro grande vantaggio ecologico dato, in caso di piena diffusione delle auto elettriche, dalla riduzione del 90% dell’inquinamento acustico. Nel frattempo, le case automobilistiche si cimentano con prototipi, progetti di nuovi modelli e adattamenti di quelli esistenti. I costi sono ancora alti, insieme alle difficoltà di rifornimento e manutenzione. Chissà quanto tempo occorrerà ancora per poter scegliere fra nuove fuoriserie o Fiat cinquecento usate, tanto per citare una tra le più diffuse utilitarie italiane.

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Redazione

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