Al via vendemmia 2014

vendemmia 2014Con dieci giorni di anticipo rispetto allo scorso anno, grazie al sole e alle alte temperature degli ultimi giorni, oggi comincia ufficialmente la vendemmia in Italia con la raccolta delle prime uve precoci. L’appuntamento, non solo simbolico, è con la Coldiretti nell’azienda agricola Faccoli a Coccaglio (Brescia), con il distacco dei primi grappoli di Pinot nero e Chardonnay per spumante, per dare l’avvio a una vendemmia dalla quale in Italia dipendono opportunità di lavoro per un milione e duecentocinquantamila persone, tra quanti sono impegnati direttamente in vigne, cantine e nella distribuzione commerciale, ma anche in attività connesse, di servizio e nell’indotto.

L’arrivo di almeno un paio di settimane di sole e temperature estive ha di fatto salvato una vendemmia che Coldiretti stima quest’anno da nove miliardi di euro, dopo un mese di luglio che con il 74% di precipitazioni in più e circa mezzo grado di temperatura in meno rispetto alla media 1971-2000, aveva alimentato grandi incertezze. Quella del 2014, sottolineano gli esperti, sarà infatti ricordata come un’annata caratterizzata da un andamento climatico anomalo: da sessant’anni non si vedeva infatti un tempo così instabile. Le precipitazioni di queste settimane hanno sensibilmente rallentato la maturazione delle uve, non solo nel Nord Est ma anche nel resto d’Italia. Per trovare annate simili a questa del 2014, secondo gli enologi, si deve tornare indietro di al 1995 o al 1954. Le piogge, inoltre, hanno portato con sé anche altri problemi per le uve e si segnalano forti attacchi di peronospora e botrite.

E’ anche per questo che già da sabato sono attivi in tutta Italia 400 ispettori dell’Icqrf, l’Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari, per “garantire la regolarità della vendemmia 2014 e salvaguardare l’eccellenza della produzione vitivinicola italiana”. Particolare attenzione da parte di tutti i 29 Uffici sul territorio italiano e dei 6 laboratori nei controlli, già partiti, sottolinea il ministero delle Politiche Agricole in una nota, “viene data al monitoraggio dei trasporti delle uve da tavola, per impedire che vengano immesse nel circuito della vinificazione, alla circolazione dei sottoprodotti vitivinicoli e delle sostanze zuccherine. Verifiche di giacenza nelle cantine saranno operate diffusamente, insieme agli accertamenti sulle pratiche enologiche svolte in cantina”.

Se il livello produttivo attualmente stimato si manterrà, la produzione nazionale secondo Coldiretti sarà per il 30% destinata a vini da tavola, per il 30% a vini Igt e per il 40% a Doc e Docg. Il fatturato del vino e degli spumanti in Italia nel 2013 è cresciuto del 3% e ha raggiunto il valore record di 9,3 miliardi per effetto soprattutto delle esportazioni, che per la prima volta hanno superato i 5 miliardi (+7%), alle quali si è aggiunto un leggero incremento delle vendite sul mercato nazionale che sono risultate pari a 4,2 miliardi (+1,5%).

Fonte ANSA

Redazione

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