Il progetto aveva suscitato l’interesse di una grande società saudita che aveva acquistato una biosfera per tentare un esperimento analogo in patria: non con i semi di basilico ma per coltivare una insalata di cui i sauditi pare vadano ghiotti.
“La scelta di allargare la sperimentazione ad insalata e a culture idroponiche – spiega Sergio Gamberini, amministratore unico della Mestel Safety ideatore del progetto battezzato ”L’orto di Nemo” – deriva dall’interesse dimostrato da soggetti medio orientali. Il test di idroponia in particolare e’ indirizzato a cercare una soluzione economicamente sostenibile: il trasporto della terra per culture sott’acqua è oneroso, mentre la produzione di acqua dolce dalla desalinizzazione naturale sembra essere piu’ percorribile”.
“La struttura – prosegue Gamberini – è decisamente più grande con un volume interno di quasi 2000 litri che permette a tre persone di operare. In tre semenzai sono stati piantati semi di 3 tipologie di insalata e un tipo di basilico. La semina e’ avvenuta il 25 luglio, le piantine di insalata sono già visibili”.
Fonte: ANSA
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