Il passato della Terra in una goccia d’acqua fossile

Una goccia d’acqua fossile risalente a 2,7 miliardi di anni fa svela che l’atmosfera della Terra ancora giovane era ricca di gas serra e racconta di un antico riscaldamento globale.

La scoperta pubblicata su Nature da un gruppo di ricerca coordinato dall’americano Sanjoy Som dell’universita’ di Washington a Seattle, e’ importante anche per la ricerca della vita sugli altri pianeti perche’ la giovanissima Terra anche se era un pianeta diverso da quello di oggi era ricca di forme di vita primitive.

Nella giovane Terra, spiegano gli esperti, il Sole era il 30% piu’ debole rispetto a oggi. In teoria il pianeta avrebbe dovuto essere ghiacciato ma ci sono evidenze geologiche della presenza di acqua liquida in un periodo compreso fra 2 e 4 miliardi di anni fa.

Cio’ implica che la Terra in quel periodo doveva avere temperature calde abbastanza da mantenere l’acqua allo stato liquido. In passato e’ stato ipotizzato che le temperature calde erano il risultato di un’atmosfera piu’ spessa, oppure di alte concentrazioni di gas serra o una combinazione di entrambe.

Ora i ricercatori, esaminando l’impronta di una goccia d’acqua caduta sulle ceneri di un vulcano in Sud Africa, 2,7 miliardi di anni fa, hanno dedotto che molto probabilmente, era l’abbondanza di gas serra a far alzare le temperature. La forma delle gocce d’acqua, spiegano gli esperti, e’ influenzata dalla pressione atmosferica e i ricercatori hanno usato l’impronta di questa goccia per determinare la densita’ dell’aria di quando la goccia e’ caduta.

L’atmosfera della giovane Terra secondo i ricercatori era densa meno del doppio rispetto all’atmosfera terrestre di oggi e avrebbe favorito un accumulo di gas serra nell’atmosfera. La scoperta, secondo Som, potrebbe rivelarsi importante anche per la ricerca di vita su pianeti in orbita attorno ad altre stelle. Questo perche’ la Terra bambina era molto diversa da quella che conosciamo oggi e tuttavia ha sostenuto abbondanti forme di vita, come microrganismi primitivi. S

apendo come era l’atmosfera della giovane Terra in un periodo in cui gia’ ospitava la vita ”ci potra’ aiutare – ha detto Som – a calibrare le ricerche di pianeti extrasolari che potrebbero ospitare la vita”.

Redazione

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