Gli effetti sull’ambiente del decreto Salva-Italia


Il decreto «Salva-Italia» predisposto dal governo Monti e approvato dal Parlamento contiene alcune norme che interessano anche l’ambiente. Vediamo le principali.

GALLINE – Gli allevatori di galline ovaiole dal 1° gennaio dovranno garantire uno spazio di 750 centimetri quadri per animale, secondo la direttiva europea 74/1999. Ciò significa che in 1 metro quadro ci possono stare 13-14 galline (oggi in certi allevamenti si arriva anche a più di 20). Chi non si adegua continuerà l’attività a patto di presentare una documentazione di inizio lavori.

LAMPADINE – Dal prossimo 1° settembre non potranno più essere vendute le lampadine a incandescenza dai 25 ai 45 watt, come disposto dalla direttiva europea 2005/32/Ce. Lo scorso 1° settembre erano state vietate quelle da 60 W. Lo smaltimento delle vecchie lampadine deve essere fatto però nelle apposite strutture.

RACCOLTA DIFFERENZIATA – Entro la fine dell’anno in corso deve essere raggiunto il 65% di raccolta differenziata di rifiuti urbani in ogni «ambito territoriale ottimale» (Ato), se l’obiettivo non viene raggiunto i Comuni possono chiedere una deroga al ministero dell’Ambiente. Ma la Finanziaria 2007 prevedeva che se entro la fine dell’anno appena trascorso i singoli Ato non arrivavano al 60% di differenziata, le Regioni di appartenenza degli Ato nominano un commissario ad acta per la gestione dei rifiuti dell’Ato in questione.

CERTIFICAZIONE ENERGETICA – Dal 1° gennaio anche gli annunci di vendita degli appartamenti devono riportare la classe ottenuta dalla certificazione energetica (sul modello degli elettrodomestici). Si estende quindi anche agli annunci la normativa che già imponeva al rogito la dichiarazione del dato. La Lombardia impone l’inserimento della classe energetica anche nei contratti di locazione.

MIGLIORAMENTO ENERGETICO – Prorogata sino al 31 dicembre 2012 la norma che consente la detrazione del 55% in cinque anni delle spese sostenute per il miglioramento energetico degli edifici. Oltre agli infissi è stata aggiunta la sostituzione degli scaldabagni con le pompe di calore. Dovrebbe però essere l’ultimo anno con la tariffa al 55%, dal 2013 la detrazione dovrebbe scendere al 36% e passare da cinque a dieci anni.

FONTI RINNOVABILI – Dal 31 maggio la costruzione di nuovi edifici e la ristrutturazione integrale di quelli esistenti devono prevedere il 20% di fonti rinnovabili per la somma dei consumi di acqua calda sanitaria, riscaldamento e condizionamento. Se il progetto non contiene strumenti per arrivare al 20% non viene dato l’assenso edilizio.

PNEUMATICI – Dal prossimo novembre gli pneumatici dovranno essere classificati secondo il risparmio energetico che consentono in base alla resistenza all’attrito, all’aderenza sul bagnato e alla rumorosità di rotolamento.

ABBIGLIAMENTO – Dall’8 maggio entra in vigore il regolamento europeo 1007/2011 che impone una nuova etichettatura dei prodotti tessili. Tutto ciò che è fatto con pelli animali o con parti di origine animale (per esempio i piumini) dovrà riportare l’etichetta «Contiene parti non tessili di origine animale». Chi utilizza materiali interamente vegetali potrà utilizzare l’etichetta «Fur free».

FOTOVOLTAICO – Dal 1° gennaio diminuiscono di circa un terzo rispetto a giugno 2011 gli incentivi per gli impianti fotovoltaici che entrano in esercizio. Da luglio gli incentivi diminuiranno ulteriormente e dal 2013 entrerà in vigore una nuova tariffa incentivante omnicomprensiva.

Fonte: Corriere della Sera

Redazione

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