Conferenza Rio+20

Una sfida importante per imprimere uno sviluppo globale sostenibile


Si svolgerà dal 20 al 22 Giugno a Rio de Janeiro la conferenza sullo sviluppo sostenibile (UNCSD) che l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite con la risoluzione RES/64/236 del 23 dicembre 2009 ha deciso di organizzare a 20 anni di distanza dal vertice di Rio de Janeiro (UNCED) del 1992 (da qui anche la denominazione della conferenza RIO + 20).

Numerose sono le dichiarazioni sottoscritte dai Governi di tutto il mondo, a partire dal 1972, sullo sviluppo sostenibile: la Dichiarazione di Stoccolma (1972), la Dichiarazione di Rio sull’ambiente e lo sviluppo (1992), la Dichiarazione di Johannesburg (2002), e hanno adottato anche alcuni importanti documenti programmatici: l’Agenda 21 di Rio de Janeiro (1992) e Il Piano d’azione di Johannesburg (2002). Tutto ciò ha consentito l’avvio di un percorso che impegna sempre più, quanti ne hanno la responsabilità, a  politiche per uno sviluppo globale sostenibile.

  • Due i temi principali della Conferenza:

“Un’economia verde nel contesto dello sviluppo sostenibile e riduzione della povertà” con il chiaro intento di fronteggiare minacce globali come il cambiamento climatico, la perdita di biodiversità, la desertificazione, l’esaurimento delle risorse naturali e al tempo stesso promuovere un benessere sociale ed economico.

“Un quadro istituzionale per lo sviluppo sostenibile” con riferimento al sistema di governance globale per lo sviluppo sostenibile, che coinvolge istituzioni incaricate di sviluppare, monitorare e attuare le politiche di sviluppo sostenibile attraverso i suoi tre pilastri: sociale, ambientale ed economico includendo in questo tema il processo di riforma della Governance Internazionale dell’ambiente (IEG).

Per la preparazione Rio+20, la Risoluzione dell’Assemblea Generale ha istituito un Comitato Preparatorio (Preparatory Committee) che si riunirà in tutto tre volte.

Durante il primo incontro (Prepcom1), che si è tenuto a New York dal 17 al 19 maggio 2010, oltre a rafforzare la fase di preparazione, ha identificato alcune aree nelle quali sarebbe necessario agire con la massima urgenza.

Il secondo incontro (PrepCom2), che si è tenuto a New York il 7-8 marzo 2011, ha approfondito i due temi della Conferenza.

È stato richiesto inoltre di avviare un processo guidato dagli Stati membri per preparare un draft text che serva da base per un documento finale della conferenza.

Il terzo e ultimo incontro (PrepCom3) tenuto Rio de Janeiro dal 13-15 giugno 2012 è servito a discutere i risultati attesi e negoziare i documenti conclusivi della conferenza.

A livello di Unione Europea è già stato avviato da tempo un processo di preparazione: il passo più concreto fatto in questi mesi è una Comunicazione della CE, che ha avuto l’obiettivo di avviare la discussione all’interno delle Istituzioni coinvolte e di favorire un’ampia consultazione pubblica, definendo al tempo stesso il punto di vista dell’UE sugli obiettivi e risultati per la conferenza.

La Conferenza Rio+20 rappresenterà per l’Italia sicuramente un’opportunità di transizione verso modelli di consumo e produzione sostenibili perseguendo l’obiettivo di una crescita economica più attenta alle istanze sociali e ambientali.

Il nostro Ministero dell’ambiente si è fatto promotore di Forum della Società Civile al fine di coinvolgere il più ampio numero possibile di attori non governativi nella preparazione della conferenza ed ha attivato anche un portale per la raccolta delle esperienze della società civile in tema di Green Economy nel contesto dello sviluppo sostenibile e della lotta alla povertà. Tali esperienze serviranno a rafforzare il contributo italiano alla Conferenza di Rio e ai successivi impegni in materia di sviluppo sostenibile.

Alla Conferenza Rio+20 la partecipazione della società civile costituirà un elemento di fondamentale con numerose iniziative, che si svolgeranno dal 16 al 19 giugno, per dare voce agli stakeholders.

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